Arresti per la cosca Nirta-Scalzone e per le profonde infiltrazioni della Ndrangheta in Valle dAosta. Operazione di grande portata quella che ha fatto scattare arresti per Ndrangheta in Valle dAosta che ha portato alle manette anche il consigliere regionale Sorbara. Secondo gli investigatori si tratta di una Pervasiva infiltrazione mafiosa a partire dal 2014.
Loperazione dei carabinieri contro le infiltrazioni della Ndrangheta in Valle dAosta ha il nome in codice Geenna, e i militari dellArma hanno inferto un duro colpo allorganizzazione malavitosa direttamente collegata alla cosca Nirta-Scalzone di San Luca.
Diversi i legami venuti fuori dalla indagine tra Piemonte, Calabria, Lombardia, Sicilia e Liguria. In manette sono finite 16 persone tra cui pure il consigliere regionale Marco Sorbara, eletto nelle fila dellUnion Valdotaine. Sorbara è giò in carcere.
Gli investigatori hanno parlato di “uno scenario di pervasiva infiltrazione mafiosa nel tessuto economico-imprenditoriale a partire dal 2014”. Secondo le ricostruzioni il clan si attivava da tempo per limportazione di cocaina nellambito di un giro di traffici tra Spagna, Calabria e Piemonte.
La operazione Geenna forse per la prima volta ricostruisce lesistenza di una corposa propagazione nel territorio di una radice ndranghetista perfettamente inserita nel contesto locale. Dalle indagine sono vengono fuori legami molto fitti tra alcuni politici e il clan. Secondo le indagini sarebbe Marco Di Donato il capo della sezione con Bruno Nirta e Antonio Raso i suoi diretti legami con la organizzazione.
Secondo questa inchiesta la relazione tra malavita e politica avrebbe anche prodotto profonde interferenze nella politica locale, sostenendo le candidature, garantendo elezioni nel Consiglio comunale di Aosta in cambio di vantaggi. Si parla, nella indagine di “scambio elettorale politico-mafioso”.
In manette anche Monica Carcea,assessore comunale di Saint-Pierre (Aosta) e Nicola Prettico, consigliere comunale di Aosta. Larresto del consigliere regionale Marco Sorbara ha già prodotto scossoni. Il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha dichiarato: “Vista la gravità dei fatti di cui siamo venuti a conoscenza, la conferenza dei capigruppo ha deciso disospendere i lavori al fine di consentire di avere ulteriori informazioni in merito, anche a seguito della conferenza stampa convocata a Torino”.